Se siete delusi dalla politica: NON VOTATE. Se pensate che tanto non cambierà nulla: NON VOTATE. Se credete che un voto in più o in meno non faccia differenza: NON VOTATE.
ANDATE AL MARE.
ALTRI VOTERANNO ANCHE PER VOI.
Questa campagna elettorale non è piaciuta a nessuno. Troppe grida, pochi ragionamenti.
Tante facce vecchie e stanche, tante facce nuove, che non dicono niente.
Ma chi sono i nostri candidati? che cosa hanno fatto nella vita, prima di candidarsi? che cosa pensano di fare per Lucca, una volta eletti?
Ancora una volta dobbiamo fidarci? dobbiamo turarci il naso e votare? dobbiamo contentarci del meno peggio?
Si. Perchè, se non andiamo avanti oggi, se il 21 aprile vincerà la conservazione, corriamo seriamente il rischio di tornare indietro.
Valutiamo bene poi, nel votare, non le promesse ma i rischi, ovvero votando chi ne corriamo di meno.
Quasi cinquanta anni sono passati da quell’aprile che fece la differenza per gli italiani appena usciti da una guerra.
Ed anche coloro che allora persero hanno avuto modo, nel frattempo, di dichiararsi contenti di non aver vinto.
In conseguenza di quella scelta l’Italia è andata tanto avanti quanto nessuno avrebbe mai immaginato e gli italiani non sono mai stati tanto bene, malgrado la cattiva politica di questi ultimi anni.
Ora occorre un cambiamento vero.
Bisogna rivedere la forma Stato e la forma società, perchè l’Azienda Italia torni in attivo e gli italiani, la maggioranza degli italiani che lavorano, che producono, che operano, tornino a riscuotere i dividendi del benessere, nella sicurezza e nella giustizia.
ALLORA NON ANDATE AL MARE.
ANDATE A VOTARE, E SE UN AMICO VI DICE: io voto solo fiaschi di vino, CONVINCETELO CHE I FIASCHI LI RITROVERA’ SEMPRE MENTRE IL VOTO DEL 21 APRILE 1996 NON LO RITROVERA’ PIU’.
aprile 1996